LC2A
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Dove siamo:
Via Sterni, 3/5 , Bassano del Grappa, Vicenza, Italy
The Flow - HQ
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Descrizione
Il progetto occupa una grande porzione del lotto di espansione dell’azienda rappresentando il 50% del lotto
disponibile, seguendo il perimetro e distanziandosi quanto basta dai confini urbanistici. L’impianto prevede
di lasciare, dove rimasto, il tessuto verde, spostando alcune delle alberature presenti a nord verso il centro
del lotto senza sacrificarle a causa del parcheggio. Le relazioni con il lotto dove è presente il polo di produzione, avvengono tramite alcuni passaggi: quello dell’entrata principale sia a livello terra che del tetto della fabbrica, quello a livello della loggia al primo piano e quello sempre del tetto al livello della piega dell’edificio di produzione. Questi passaggi servono a connettere non solo in maniera formale, ma anche in maniera funzionale: infatti è nell’intenzione del progetto quello di creare un percorso fitness che si sviluppi prima all’interno del campus e poi tramite delle passerelle sopraelevate verso il polo produttivo sfruttando l’ampio tetto piano, dove non siano presenti le aperture a shed. Sempre nell’area dell’azienda esistente, posizionando i parcheggi nel lotto di espansione,
ridiamo spazio alla natura, mantenendo e riducendo al minimo la struttura della logistica esistente.
Per il tema del parcheggio come da richiesta di bando è stata pensata un’area interrata di 3 livelli per i 350
posti richiesti, in un‘ entrata separata per i dipendenti rispetto i mezzi pesanti, i disabili e i turisti,
usufruendo del passaggio carrabile esistente della ex azienda agricola nel lotto di sviluppo dell’espansione
aziendale FITT. Nonostante abbiamo assolto la richiesta proponiamo un’idea per ridurre il numero dei posti
carrabili aziendali, suggerendo di adottare un’applicazione all’azienda per gestire gli spostamenti verso e
dall’edificio. Un’ applicazione che dovrebbe ricordare l’intuizione del Mit sulla gestione dei Taxi di
Mahnattan e l’applicazione Bla Bla car, pensando di poter far condividere tramite prenotazione via app, i
posti a sedere delle auto dei dipendenti qualora provenienti dalla stessa cittadina limitrofa. Un’
applicazione che servirebbe oltre a questa alla gestione degli altri spazi del campus, dalla prenotazione di
sale riunioni, al pranzo in mensa, ai turni in palestra o al pernottamento nelle residenze. La forma esterna dell’edificio deriva dalla volontà sia di progettare un edificio riconoscibile nel basso profilo della pianura prendendo spunto ad esempio dalla Basilica Palladiana, sia come edificio simbolo aziendale, ovvero quella di un oggetto tubolare. Per dare inoltre un’immagine di un’azienda che volge lo sguardo alla sostenibilità l’edificio è coperto da una pelle che si deforma al livello delle varie connessioni con l’esterno e con l’altro edificio esistente, ricordando la prima immagine di un contenitore per i flussi liquidi ovvero le radici. La struttura interna dell’ edificio è costituito da delle grandi lame di legno che rappresentano il vero scheletro portante sempre prendendo spunto dai costoloni lignei della basilica. Dove all’interno invece l’enorme spazio vuoto ricavato dalla forma ellissoidale, data a sua volta dai limiti di altezza del lotto, accoglie dentro di sé il tema della fluidità. Un tema sviluppato prendendo a riferimento un altro elemento del contesto naturale ovvero le “barene” della laguna veneta, dei terreni tabulari a forme più o meno insulari formatesi dal erosione o depositi dell’acqua pluviale verso la foce. Il piano terra pertanto sviluppa le sue funzioni attraverso delle “barene” di produttività, di relax, di incontri lavorativisociali,
di ricerca-studio o semplicemente di sosta. L’edificio FITT CAMPUS vuole essere uno spazio
innovativo, aperto spazialmente agli scambi visivi e di relazione. Uno spazio dove inoltre il lavoro viene
stimolato dalla grande presenza della natura sia nelle forme o nei materiali, sia nel effettiva presenza
arborea o di piante. Un edificio iconico, radicato nel territorio con delle specificità, ma che cerca una sua
autonomia formale attraverso innovazione sociale e fluidità.